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Geologia Marina (con applicazioni) Stampa
giovedì 09 marzo 2006

Prof. Sandro De Muro

Tel.: (+39) 070/675 7759 - Email:
Homepage: http://www.sandrodemuro.it/file_php/home.php


Crediti: 4 CFU

Programma del corso
I corsi di geologia marina sono quasi sempre orientati verso le strutture geologiche regionali e profonde spesso trascurando, per scelta obbligata (esigenze dei diversi corsi di laurea, tradizione e scuole scientifiche), i processi costieri e le interazioni tra coste e piattaforma continentale. Questo è abbastanza comprensibile: la geologia marina è nata sotto la spinta dell'industria petrolifera che spesso ha richiesto giustificati sforzi scientifici sulle affascinanti problematiche offshore e di geodinamica.
Questo sforzo si è naturalmente concentrato sulle strutture relativamente "profonde" piuttosto che sui meno remunerativi (sotto il profilo industriale e strategico) processi marini costieri, che sono stati temporaneamente dimenticati.
In questi anni, altre discipline hanno comunque proceduto nel loro studio sulla linea costiera: ingegneri, sedimentologi, geomorfologi, geofisici hanno partecipato tutti ad un miglioramento delle nostre conoscenze sulle coste e sulle piattaforme.
Questo programma tenta di inserire stabilmente la Geologia Marina all'interno dei processi normalmente studiati dai Naturalisti; spazia ampiamente nel lavoro svolto dalle altre discipline impegnate sull'ambiente costiero, reinterpretando i dati da un punto di vista geologico marino.
La struttura del programma cerca di dare risposta alle esigenze del Corso di Laurea in Scienze naturali ed in particolare dell'indirizzo Ecologia delle Acque.
Ci sono quattro sezioni implicite: la prima riguarda le metodologie di lavoro e gli strumenti che si utilizzano in mare, la seconda riguarda i processi a scala globale (tettonica della litosfera ed espansione dei fondi oceanici) la terza interessa gli impulsi di energia verso la "macchina" costiera e di piattaforma, trasformzione dell'energia in movimento - di acqua e sedimenti e il risultato di questi movimenti di sedimenti marini in una vasta gamma di ambienti costieri - spiagge, dune, piane di fango, paludi, estuari e falesie, mare profondo. Infine, la quarta cerca di dare risposta alla domanda di applicazione di questa disciplina al lavoro del naturalista.

Metodologie e sistemi di acquisizione dati
Analisi dei fondali marini con metodi acustici:
profili batimetrici con ecoscandaglio;
Side Scan Sonar, SBP, Uniboom, Sparker ecc;
finalizzazione nell'uso delle varie sorgenti acustiche in relazione alle loro caratteristiche;
analisi morfologica, stratigrafica e restituzione cartografica dei dati;
Metodologie di campionamento sottomarino:
carotaggi, bennate, dragaggi;
rilevamento e campionatura diretta con A.R.A.;

Modello della Tettonica globale
Litosfera, funzionamento dinamico e cinematico, placche e margini di placca litosferica, divergenti estensionali-dorsali, convergenti con subduzione, trasformi, hot spot.
Sezioni sismiche di margini continentali attivi e passivi.

Piattaforme continentali come sistemi morfologico-sedimentari
Classificazione, meccanismi di trasporto e sedimentazione. Unità sismiche e loro significato sequenziale, geometrie.

Analisi ed evoluzione delle coste terra-mare
Ambienti di transizione (sistemi litorali), ambienti e sedimenti marini (sistemi di piattaforma - marini profondi).
Evoluzione delle coste:
coste attuali e paleocoste; i meccanismi del sea level Change e discriminazione tra fenomeno naturale e antropico;
Valutazione di impatto sull'ambiente costiero e marino al mutare delle condizioni naturali e meccanismi d'interazione.
Applicazioni e cartografia tematica.
 
Strumenti didattici:
lavagna luminosa, computer, campioni, cartoteca, cineteca (Aula 6), Laboratorio OCEANS (Osservatorio Coste e Ambiente Naturale Sottomarino), imbarcazioni e strumenti oceanografici, campi scuola
 
Modalità di esame:
orale
 
Libri consigliati:
F.Ricci Lucchi
I RITMI DEL MARE – Ed. NIS (Nuova Italia Scientifica)

E. Pranzini
LA FORMA DELLE COSTE – Ed. ZANICHELLI