Crediti: 3 CFU Strumenti didattici Ossa umane di diversa età e provenienza, ossi animali di riferimento, Atlanti di Osteologia, Manuali di paleobiologia, Strumenti osteometrici., Cataloghi e materiali per il restauro, Micromotore, Computer
Metodi di Insegnamento Esercitazioni pratiche svolte con l’ausilio di ossa di comparazione e manuali, con la guida del docente e/o autonomamente.Gli studenti lavorano in gruppo.
Modalità d'esame L’esame é orale, con una piccola prova pratica.Vengono inoltre valutate le prove pratiche in itinere.
Conoscenze, abilità e comportamenti attesi Questo corso affina e approfondisce le conoscenze nel campo dell’osteoarcheologia umana, con particolare attenzione per la preparazione dei reperti. Partendo da materiale frammentato, sporco, mescolato con reperti animali e culturali anch’essi frammentati, lo studente impara a riconoscere i frammenti e i tipi di frattura, ricostruire le singole ossa, attribuirle agli individui, calcolare il numero minimo di individui (NMI) presenti in ossari. Con attenzione e pazienza si acquisisce abilità pratica nel restauro. Dalla qualità del restauro dipende l’idoneità dei reperti allo studio successivo e la validità dei dati ottenuti. Lo studio paleobiologico identifica sesso, età, caratteri patologici e bioattitudinali degli individui a cui i reperti si riferiscono. Il lavoro di gruppo ed il costante scambio di opinioni sulle modalità di esecuzione e sull’identificazione dei reperti rende particolarmente proficuo il processo di apprendimento.
Obbiettivi del corso La finalità del corso è quella di fornire allo studente le conoscenze che gli consentano di distinguere le ossa umane, per quanto frammentate, da quelle animali, di pulirle e restaurarle in maniera opportuna per essere studiate e di effettuarne lo studio paleobiologico
Programma del corso
Richiami propedeutici sullo scheletro umano e la sua variabilità legata al sesso e all’età e alle varianti paleopatologiche e bioattitudinali, effettuati in laboratorio su ossa integre. Ossa recenti frammentate, appartenenti a adulti e subadulti, provenienti da sepolture in piena terra, in grotta carsica, nella sabbia ecc. Ossa antiche di diversa provenienza e stato di conservazione, subfossili e fossili. Processi diagenetici Riconoscimento di fratture antiche e recenti, tracce di radici, di roditori, di muffe e altri agenti biologici. Impregnazione di sali minerali e ossidi Pulizia dei reperti effettuata in relazione allo stato di conservazione. Riconoscimento dell’osso a cui i frammenti appartengono. Siglatura, assemblaggio ed eventuale consolidamento. Tecniche di restauro. Schedatura.
Studio paleobiologico.
Bibliografia Mallegni F. e Rubini M.:Recupero dei materiali scheletrici in Archeologia. Roma,CISU, 1994