Professori ufficiali: Carla Maria CALO'; Rosalba FLORIS; Myriam DEL RIO
C.M. Calò
070 675 4155 Ufficio: Dipartimento di Biologia Sperimentale, Cittadella Universitaria di Monserrato Giorno e Orario di ricevimento studenti: su appuntamento
R. Floris
070 675 4160 Ufficio: Dipartimento di Biologia Sperimentale, Cittadella Universitaria di Monserrato Giorno e Orario di ricevimento studenti: tutti i giorni
M. Del Rio
070 675 7743 Ufficio: Dipartimento di Scienze della Terra, Via Trentino 51 - Cagliari Giorno e Orario di ricevimento studenti: dal lunedì al venerdì ore 15.00-17.00
Percorso: Gestione e valorizzazione dei beni ambientali, naturali e museali Anno di corso: 2° Semestre: I Sede lezioni: Cittadella Universitaria Monserrato, Dipartimento di Scienze della Terra
I modulo: Laboratorio di Paleontropologia (3 CFU - 36 ore laboratorio) C.M. Calò
Obiettivi dell’insegnamento Il corso di studio sarà finalizzato all’illustrazione degli strumenti oggi a disposizione per questo tipo di analisi, e alle conoscenze di base delle analisi di laboratorio più comuni.
Programma I principali contenuti del corso sono i seguenti:
- Preparazione dei campioni; - Conoscenza degli strumenti di laboratorio; - Trattamento del materiale da analizzare; - Prevenzione dell’inquinamento del materiale; - Determinazione della quantità di DNA tramite la racemizzazione degli aminoacidi; - Estrazione del DNA tramite la tecnica del fenolo-cloroformio; - Amplificazione mediante PCR; - Analisi elettroforetica dei segmenti amplificati ; - Sequenziamento mtDNA; - Polimorfismi del DNA: RFLPs, VNTRs, STRs, SNPs - Archiviazione e trattamento statistico dei dati; - Analisi filogenetica delle sequenze; - Analisi della diversità genetica, dei tempi di divergenza e di espansione, ecc. - Ricerca bibliografica
Testi di riferimento Il DNA antico. D. Caramelli e M. Lari. Angelo Pontecorboli Editore (Firenze)
Lingua di insegnamento: italiano
II modulo: Laboratorio di paleobiologia (3 CFU - 36 ore laboratorio) R. Floris
Obiettivi dell’insegnamento La finalità del corso è quella di fornire allo studente le conoscenze che gli consentano di distinguere le ossa umane, per quanto frammentate, da quelle animali, di pulirle e restaurarle in maniera opportuna per essere studiate e di effettuarne lo studio paleobiologico.
Conoscenze, abilità e comportamenti attesi Questo corso affina e approfondisce le conoscenze nel campo dell’osteoarcheologia umana, con particolare attenzione per la preparazione dei reperti. Partendo da materiale frammentato, sporco, mescolato con reperti animali e culturali anch’essi frammentati, lo studente impara a riconoscere i frammenti e i tipi di frattura, ricostruire le singole ossa, attribuirle agli individui, calcolare il numero minimo di individui (NMI) presenti in ossari. Con attenzione e pazienza si acquisisce abilità pratica nel restauro. Dalla qualità del restauro dipende l’idoneità dei reperti allo studio successivo e la validità dei dati ottenuti. Lo studio paleobiologico identifica sesso, età, caratteri patologici e bioattitudinali degli individui a cui i reperti si riferiscono. Il lavoro di gruppo ed il costante scambio di opinioni sulle modalità di esecuzione e sull’identificazione dei reperti rende particolarmente proficuo il processo di apprendimento.
Programma Richiami propedeutici sullo scheletro umano e la sua variabilità legata al sesso e all’età e alle varianti paleopatologiche e bioattitudinali, effettuati in laboratorio su ossa integre. Ossa recenti frammentate, appartenenti a adulti e subadulti, provenienti da sepolture in piena terra, in grotta carsica, nella sabbia ecc. Ossa antiche di diversa provenienza e stato di conservazione, subfossili e fossili. Processi diagenetici Riconoscimento di fratture antiche e recenti, tracce di radici, di roditori, di muffe e altri agenti biologici. Impregnazione di sali minerali e ossidi Pulizia dei reperti effettuata in relazione allo stato di conservazione. Riconoscimento dell’osso a cui i frammenti appartengono. Siglatura, assemblaggio ed eventuale consolidamento. Tecniche di restauro. Schedatura. Studio paleobiologico. Testi di riferimento Mallegni F. e Rubini M.:Recupero dei materiali scheletrici in Archeologia. Roma,CISU, 1994
Strumenti didattici: ossa umane di diversa età e provenienza, ossi animali di riferimento, Atlanti di Osteologia, Manuali di paleobiologia, Strumenti osteometrici, Cataloghi e materiali per il restauro, Micromotore, Computer
Metodi didattici: Esercitazioni pratiche svolte con l’ausilio di ossa di comparazione e manuali, con la guida del docente e/o autonomamente. Gli studenti lavorano in gruppo.
Lingua di insegnamento: italiano
Modalità d’esame: L’esame é orale, con una piccola prova pratica.Vengono inoltre valutate le prove pratiche in itinere.
III modulo: Laboratorio di paleobiologia (3 CFU - 36 ore laboratorio) M. Del Rio
Prerequisiti Paleobotanica
Obiettivi dell’insegnamento Obiettivi dell’insegnamento: L'insegnamento ha lo scopo di fornire conoscenze sulla morfologia dei granuli pollinici e delle spore, sui campi di applicazione della palinologia e sulle tecniche di estrazione dei granuli pollinici, allestimento di una Palinoteca.
Conoscenze (sapere): Fornire elementi di base sui pollini; definire i criteri per il loro riconoscimento e utilizzo nelle ricostruzioni paleoecologiche e stratigrafiche
Abilità/Capacità (saper fare): Acquisizione dei metodi e delle conoscenze di base della Palinologia
Comportamenti (saper essere): Acquisire indipendenza nella analisi palinologiche da applicare per la soluzione di problematiche geologiche, ambientali e museali.
Programma Definizione di palinologia, scopi e concetti generali. Morfologia pollinica. Campi di applicazione della palinologia. Esame morfobiometrico del polline con utilizzo del microscopio ottico e del SEM. Tecniche di estrazione e preparazione di diversi tipi di materiale, criteri per l'osservazione, riconoscimento e conteggio di sporomorfi, trattamento statistico ed elebaorazione grafica dei dati. Testi di riferimento Non ci sono testi specificamente consigliati. Appunti delle lezioni; CD con tutto il materiale utilizzato per le lezioni.
Strumenti didattici: Presentazione di Power Point, Microscopio
Metodi didattici: Lezioni pratiche nel laboratorio di Palinologia; allestimento di preparati palinologici per il microscopio ottico e per il SEM, fotografie al microscopio ottico e al Sem. Allestimento di schede palinologiche.
Lingua di insegnamento: italiano
Materiale didattico a disposizione degli studenti: Materiale usato durante le lezioni pratiche al microscopio
Modalità iscrizione esame: prenotazione presso il docente
Modalità d’esame: presentazione delle schede palinologiche