Professori ufficiali: Rosalba FLORIS; Elisabetta MARINI
Ufficio: Dipartimento di Biologia sperimentale, Cittadella Universitaria di Monserrato R. Floris 070 675 4160 Giorno e Orario di ricevimento studenti: tutti i giorni
Obiettivi dell'insegnamento Definire la relazione tra umanità e ambiente nella preistoria attraverso lo studio delle caratteristiche anatomiche e culturali degli Ominidi, nell'ambito della variabilità interna all'ordine dei Primati. Distinguere gli elementi scheletrici pertinenti ai differenti generi e specie. Individuare il ruolo della cultura nell’evoluzione umana.
I modulo: Paleontologia umana (3 CFU - 24 ore lezioni frontali) R. Floris
Conoscenze, abilità e comportamenti attesi con riferimento agli obiettivi di apprendimento
Conoscenze (sapere): Conoscenza delle nozioni fondamentali della disciplina.
Abilità/Capacità (saper fare): Capacità di distinguere le ossa umane da quelle (calchi) degli ominidi fossili e da esse trarre le informazioni paleobiologiche.
Comportamenti (saper essere): Saper lavorare in gruppo, dando il proprio apporto. Avere un comportamento consapevole e rispettoso nei confronti dei reperti umani.
Programma Scopo: Il corso si prefigge di fornire le conoscenze per la comprensione dell’evoluzione biologica degli Ominidi ed in particolare del genere Homo.
Contenuti Definizione del genere Homo e sua collocazione sistematica Caratteri fondamentali dei Primati attuali e Evoluzione dei Primati Lo scheletro umano e sua variabilità legata all’età ed al sesso L’evoluzione 1. del cranio 2. della colonna vertebrale 3. della spalla 4. del gomito 5. della mano 6. del bacino 7. del ginocchio 8. del piede Il corso si svolge con il costante utilizzo di calchi ed ossa, per la miglior comprensione dei concetti teorici. Sono disponibili appunti del docente e i testi consigliati.
Testi di riferimento Chiarelli B. Dalla natura alla cultura. Principi di Antropologia Biologica e Culturale- Volume I - Evoluzione dei Primati e origine dell’uomo- Piccin 2003.
Metodi didattici: L’insegnamento frontale avviene con il costante coinvolgimento degli studenti che, utilizzando calchi e ossa di comparazione lavorano in gruppo.
Lingua di insegnamento: italiano
Materiale didattico a disposizione degli studenti: Libri, Appunti, Lucidi, Fotocopie, Calchi, Ossa, Atlanti di Osteologia, Manuali, Schede, Strumenti osteometrici. Il materiale essenziale è disponibile in Aula 16; per altri reperti è necessario contattare il docente.
II modulo: Ecologia preistorica (3 CFU - 24 ore lezioni frontali) E. Marini
Conoscenze, abilità e comportamenti attesi con riferimento agli obiettivi di apprendimento
Conoscenze (sapere): le variazioni dell’ambiente nel Quaternario; le espressioni della cultura nella preistoria; l'impatto sull'ambiente naturale durante l'evoluzione umana; l’interazione tra evoluzione culturale ed evoluzione biologica; le tracce di presenza umana nella preistoria della Sardegna.
Abilità/Capacità (saper fare): pratica del metodo scientifico; capacità di integrare nozioni provenienti da discipline diverse; capacità di riconoscere l’effetto congiunto di biologia e cultura nell’evoluzione umana; capacità di riconoscere le origini preistoriche dell’impatto umano sull’ambiente; capacità di riprodurre le tecniche di produzione del fuoco in uso nella preistoria; capacità di elaborare una presentazione informatizzata (in formato ppt - Microsoft PowerPoint); capacità di parlare in pubblico.
Comportamenti (saper essere): lo studio della dipendenza biologica dell'uomo dall'ambiente e delle conseguenze dell'evoluzione umana sull'ambiente stesso dovrebbero produrre una maggiore consapevolezza dell'attuale crisi ecologica e del valore etico e sociale delle azioni tese a contenerla.
Programma L’ambiente nel Quaternario: variazioni climatiche, geografiche, del bioma. L’evoluzione umana tra biologia e cultura: le conseguenze biologiche delle principali innovazioni culturali della preistoria. L’interazione con l’ambiente in relazione a: l’economia di sussistenza (rovistamento, caccia e raccolta) o produttiva (agricoltura primordiale e domesticazione, agricoltura intensiva); lo stile di vita (nomadismo, sedentarietà, urbanizzazione); la mobilità sul territorio (migrazioni); le variazioni demografiche. Il popolamento della Sardegna nella preistoria: il censimento delle collezioni scheletriche.
Testi di riferimento Richard G. Klein. Il cammino dell’uomo. Antropologia culturale e biologica. Zanichelli, 1995. Strumenti didattici: lucidi, diapositive power point, fotocopie di parti di articoli o capitoli di interesse, database sulle collezioni scheletriche della Sardegna (http://www.anthroponet.it). Strumenti di archeologia sperimentale per l’accensione del fuoco e per l’uso del propulsore.
Metodi didattici: Il corso si svolge prevalentemente attraverso l’insegnamento frontale, ma la partecipazione attiva degli studenti è costantemente favorita e stimolata. Il tema del popolamento della Sardegna verrà illustrato anche attraverso l’utilizzo della base dati sulle collezioni scheletriche della Sardegna realizzata nell’ambito del progetto Anthroponet (http://www.anthroponet.it). La produzione del fuoco e l’uso del propulsore nella preistoria verranno illustrate attraverso esercitazioni pratiche.
Lingua di insegnamento: italiano
Materiale didattico a disposizione degli studenti: I testi consigliati, i lucidi e le diapositive power point illustrati a lezione, le fotocopie di parti di articoli o capitoli di interesse sono disponibili in aula 16. I lucidi e le diapositive saranno pubblicati sul blog personale del docente durante lo svolgimento del corso.
Modalità d’esame: L’esame sarà unico per il modulo I e II. Per il I modulo l'esame orale verte di norma su tre domande/argomenti. La prima domanda su argomento assegnato dal docente può essere ( a scelta dello studente) una presentazione in PowerPoint. Per il II modulo è prevista una discussione finale sugli argomenti svolti e la valutazione della tesina realizzata individualmente. Il giudizio sarà espresso con un voto finale, concordato tra i docenti dei due moduli.
Commissione d’esame: Floris R., Marini E. (G. Floris)