Paleontologia Stampa

Professori ufficiali: Carlo CORRADINI, Myriam DEL RIO

Ufficio: Dipartimento di Scienze della Terra, Via Trentino 51 - Cagliari

C. Corradini e-mail     telefono 070.675.7744  Image http://www.unica.it/corradini
Giorno e Orario di ricevimento studenti: tutti i giorni

M. Del Rio Image    Image 070.675.7743
Giorno e Orario di ricevimento studenti: dal lunedì al venerdì, ore 15-17


SSD  (Settore Scientifico Disciplinare): GEO/01
Codice insegnamento: 60/62/31
CFU (Crediti Formativi Universitari): 8 (48 ore lezioni frontali, 24 ore laboratorio) 
Tipologia: caratterizzante (CA)    
Integrato: si

Anno di corso: 2°
Semestre: I       
Sede lezioni: Cittadella Universitaria Monserrato

Prerequisiti

Obiettivi dell’insegnamento
Il Corso di Paleontologia deve fornire la conoscenza delle principali tematiche paleobiologiche (paleobiodiversità, tafonomia, teorie evolutive, paleoecologia, biostratigrafia, ….), privilegiando i campi di maggior interesse per i naturalisti. L’obiettivo principale è quello di sviluppare negli studenti le capacità di osservazione critica (su aspetti teorici e soprattutto sui reperti e sul terreno), di ricollocare le informazioni fornite dai resti di organismi fossili in termini di tempo, ambiente di vita e di fossilizzazione

Conoscenze (sapere): conoscenza dei processi chimici, fisici e biologici che presiedono al passaggio di un organismo dalla biosfera alla litosfera e dei concetti base della paleobiogeografia e della biostratigrafia; comprensione degli aspetti e dei modelli dell’evoluzione paleobiologica; lineamenti di tassonomia e nomenclatura zoologica

Abilità/Capacità (saper fare): conoscenza e capacità di riproduzione grafica delle organizzazioni scheletriche dei gruppi sistematici maggiormente rappresentati nelle formazioni geologiche; saper interpretare in campagna successioni stratigrafiche non molto complesse

Comportamenti (saper essere): consapevolezza del valore culturale oltre che pratico, della paleontologia


Programma
1) Concetti generali, fossilizzazioni
Scopi campi di studio e applicazioni della Paleontologia. Definizione di fossile; fossili autoctoni e alloctoni. Concetti e metodi della tassonomia. Fossilizzazione: Processi biostratinomici. Riconoscimento dell’autoctonia/alloctonia delle paleobiocenosi; significato paleoambientale delle selezione per trasporto, dei guasti di origine meccanica (abrasioni, rotture); deposizione regolata. Stadi, processi e fattori della diagenesi.
Principali sostanze che compongono gli organismi viventi e sostanze che predominano nei fossili. Processi di soluzione e di impregnazione, carbonizzazione, carbonificazione, distillazione, sostituzione, istometabasi, calcificazione, dolomitizzazione, silicizzazione, piritizzazione. Processi di incrostazione.
Tipi di fossili: modelli interni, impronte esterne, modelli esterni, pseudomorfosi, repliche, calchi. Significato e importanza dei diversi tipi di fossili.
Conservazioni integrali: ambra, resina di coppale; Mummificazione (ghiacci, salificazione, asfalti, bitumi, ozocerite, disidratazione con dissecamento. Fossilizzazione di tessuti muscolari ed epidermici.
Tracce fossili e loro ruolo nella biostratigrafia e nelle ricostruzioni paleoambientali: orme, piste, strutture di nutrizione, tracce di abitazione, di riposo, coproliti, gastroliti, uova, fenomeni fisici).
2) Paleobiogeografia
Distribuzione orizzontale dei fossili: fattori geografici (paleobiogeografia).
Dispersione attiva e passiva. Barriere alla dispersione e vie di dispersione. Faune marine di piattaforma: la distribuzione geografica dei Coralli costruttori nel Paleogene e l’evoluzione del Mediterraneo. Esempi di distribuzione di organismi in periodi diversi. Faune continentali e relazioni intercontinentali ( corridoi, ponti filtranti, vie occasionali o fortuite, con esempi adeguati). Flore continentali e loro modelli di distribuzione nel Paleozoico superiore, nel Mesozoico e nel Pleistocene. Paleobiogeografia e faune insulari.
3) Paleontologia ed evoluzione
Breve sintesi delle teorie dell’ evoluzione. Adattamenti e diversità. Prove paleontologiche dell’evoluzione e loro limiti. Aspetti e modelli dell’evoluzione tratti dalla documenta zione paleontologica: velocità dell’evoluzione; orientamento, adattamento, tendenza all’aumento delle dimensioni, specializzazione progressiva e specificità di adattamento, iperspecializzazione e ipertelie, mancanza di specializzazione nelle forme capostipiti dei Phylum, irreversibilità dell’evoluzione, funzioni delle migrazioni nell’evoluzione. Modelli di evoluzione, testimonianze paleontologiche: radiazione adattativa; parallelismo (isocrono ed eterocrono), convergenza, divergenza. Legge biogenetica o di ricapitolazione. Le grandi crisi biologiche. Principali eventi biologici che hanno interessato la Sardegna dal Paleozoico all’Attuale.
4) Introduzione alla sistematica
Definizione di sistematica; elementi di tassonomia, identificazione e denominazione dei taxa, classificazioni artificiali e naturali, principali regole di nomenclatura scientifica.
Gerarchia sistematica. Nomenclatura dei nomi generici e specifici. Sinonimia e omonimia; leggi di priorità e di omonimia, tassonomia e filogenesi. Omologia ed analogia degli organi (tesimonianze paleontologiche).
La specie. Concetti di biospecie e di morfospecie. Variabilità intraspecifica e documentazione paleontologica: specie monotipiche, variazioni individuali e fenotipiche. Specie politipiche. Clino e cronoclino. Definizione e delimitazione della specie paleontologica: metodi statistici. Cronospecie. I tipi della specie; serie-tipo (olotipo, paratipo, sintipo); lectotipo, paralectotipo, neotipo, topotipo, metatipo. I tipi del genere: specie-tipo; geno-sintipo: geno-lectotipo. Olotipi istituiti su materiali della Sardegna.
5) Paleontologia descrittiva
La parte descrittiva è dedicata allo studio degli organismi fossili ed attuali, la cui conoscenza è indispensabile per le deduzioni cronostratigrafiche, paleoecologiche e paleobigeografiche.
Conoscenze sui gruppi sistematici: organizzazione delle parti dure di gruppi sistematici di particolare importanza paleontologica. Caratteri distintivi morfologici, strutturali ed evolutivi degli elementi scheletrici, metodi e tecniche di studio relativi, informazioni di massima sul loro modo di vita e habitat, distribuzione cronostratigrafica a livello di Phylum e di Classe nonché dei generi che saranno indicati dal docente.
6) Introduzione alla biostratigrafia
Distribuzione verticale dei fossili: Paleontologia stratigrafica. Origine e suddivisione di massima delle principali rocce sedimentarie. Riconoscimento delle principali rocce sedimentarie: metodi macroscopici e di laboratorio. Analisi granulometriche e calcimetriche. Le classificazioni di Wenthwort, Dunham e Folk. Rocce che possono contenere i fossili: clastiche, carbonatiche, cineritiche, tufitiche. Ricerca dei fossili e giacimenti fossiliferi.
7) Elementi di biostratigrafia 
Classificazione verticale delle successioni sedimentarie: litostratigrafica, biostratigrafica, cronostratigrafica e geocronologica. Unità base e scala gerarchica. Le Unità litostratigra fiche della Sardegna Auct. Concetto di biozona. Estensione orizzontale di una biozona. Datum planes. Classificazione biostratigrafica. Unità biostratigrafiche: cenozona, acrozona, zona di distribuzione concomitante, zona di intervallo, zona di acme, zona filetica. Correlazioni: definizione e scopi. Correlazioni biostratigrafiche: filogenetiche con fossili guida, con associazione faunistiche. Correlazioni regionali ed interregionali in aree adiacenti e non adiacenti . Diversi tipi di fossili e loro significato, con riferimenti alla Sardegna: fossili guida, cattivi fossili, fossili di facies, fossili rimaneggiati. I metodi fisici e chimici della stratigrafia: relazioni con la biostratigrafia. Le tanatocenosi più significative della Sardegna. 

Testi di riferimento 
ALLASINAZ A.(1999). Invertebrati fossili. Ed. UTET.
RAFFI S.& SERPAGLI E. (1993). Introduzione alla Paleontologia. Ed. UTET.
MORET L. (1966). Masson et Cie Manuel de Paléontologie animale. Ed., Paris (Biblioteca Dipartimento di Scienze della Terra) 

Modalità di erogazione: tradizionale

Strumenti didattici: presentazioni Powerpoint, collezioni didattiche di fossili e rocce, testi, collezioni di microfossili per il lavoro individuale al microscopio, microscopi.

Metodi didattici: lezioni frontali, esercitazioni di gruppo in laboratorio

Lingua di insegnamento: italiano

Materiale didattico a disposizione degli studenti: presentazione Powerpoint, reperti fossili.

Modalità iscrizione esame: online (dai servizi online agli studenti)
 
Modalità d’esame:  prova finale orale e pratica, con attribuzione di voto. 

Commissione d’esame: C. Corradini, M. Del Rio