i gamberi rossi nel Mediterraneo

 

A livello internazionale e comunitario è considerato prioritario lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca; in particolare, una delle problematiche prioritarie individuate dalla EU è lo studio dello stato degli stock mediterranei di gamberi rossi di profondità (Annex A ‑ Problem issues with respect to specific stocks: Mediterranean deep‑sea shrimp).

Sia il gambero rosso, Aristaeomorpha foliacea, che il gambero viola, Aristeus antennatus, sono specie importantissime, oggetto di pesca mirata dello strascico di profondità, e rappresentano un raro caso di pesca “monospecifica” nel contesto mediterraneo, almeno dal punto di vista economico.

Il loro sfruttamento intensivo nel bacino mediterraneo occidentale è cominciato alla fine degli anni '50, grazie alla possibilità di congelare il pescato direttamente a bordo e all’introduzione degli antiossidanti quali conservanti del pescato. Oggi, la maggior parte degli stocks tradizionali ha raggiunto un completo sfruttamento, e anche i pochi stocks di recente sfruttamento (localizzati nel mediterraneo orientale: mar ionio greco, mar Egeo e mediterraneo sud-orientale) hanno cominciato a dare segni di sofferenza.

Il progetto internazionale REDS, finanziato dalla EU (Project ref FISH/2004/03-32) ha tra i suoi principali obiettivi di aggiornare le conoscenze sulla biologia, le dinamiche di popolazione e lo stato di sfruttamento delle due specie di gamberi rossi mediterranei.

Il Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università degli Studi di Cagliari, e il Prof. Cau in qualità di responsabile scientifico, coordina questo progetto che vede coinvolte oltre all’Italia, con altri cinque centri di ricerca, la Grecia (Hellenic Centre For Marine Research) e Malta (Malta Centre for Fisheries Sciences).

Il progetto REDS prevede la creazione di una rete mediterranea di scienziati della pesca che predisporranno e lavoreranno secondo un protocollo comune: