Biotecnologie Industriali

 
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RAV e CRUI

Il corso di laurea in Biotecnologie Industriali è impegnato nel percorso di valutazione della didattica secondo la metodologia e il modello CRUI per la valutazione di qualità dei corsi.

La valutazione CRUI della qualità di un Corso di Studio (CdS) ha lo scopo di promuovere il miglioramento continuo della qualità del CdS attraverso l’evidenziazione dei punti di forza e delle aree di debolezza.

La Metodologia CRUI di valutazione della qualità dei CdS universitari si basa sulla autovalutazione seguita dalla valutazione esterna.

L’autovalutazione è la valutazione di un CdS effettuata autonomamente dal CdS stesso a fronte di un modello di valutazione (in questo caso il Modello CRUI per la valutazione e certificazione dei Corsi di Studio universitari).

L’autovalutazione costituisce, per un CdS, un fondamentale strumento:

  • di monitoraggio e di “anamnesi” del proprio modo di operare, al fine di individuare e prendere coscienza dei propri punti di forza e aree da migliorare e adottare, conseguentemente, le opportune azioni;
  • per tenere sotto controllo l’andamento e l’evoluzione del CdS e, quindi, l’efficacia dell’azione di governo esercitata da parte del CdS stesso e della struttura di appartenenza (Ateneo, Facoltà o Dipartimento) per garantire la qualità del servizio di formazione offerto.

L’autovalutazione comporta la stesura di un Rapporto di autovalutazione (RAV), redatto all’interno e sotto la completa responsabilità del CdS da sottoporre a valutazione.

Il RAV costituisce il documento-base attraverso il quale il CdS descrive e valuta la sua organizzazione, i suoi obiettivi, le sue attività e i risultati ottenuti: in una parola, la sua “qualità”.

Il RAV deve dare evidenza, elemento per elemento, dei punti di forza e delle aree da migliorare, così come risultano dal confronto fra situazione del CdS da una parte e comportamenti attesi dall’altra.

In quanto risultato di un processo di analisi critica sul sistema “corso di studio”, il RAV costituisce un elemento essenziale per affrontare la successiva fase di valutazione esterna. La Metodologia CRUI prevede che l’autovalutazione sia condotta da un Gruppo di autovalutazione (nel corso di laurea in Biotecnologie, Commissione di Valutazione) appositamente costituito, nominato dal CdS e composto di norma da un minimo di 4 a un massimo di 6 componenti, che operano a diverso titolo nel CdS stesso (e, dunque, certamente da docenti, possibilmente da personale tecnico-amministrativo e studenti, eventualmente da personale esterno all’Università), dotati delle seguenti caratteristiche:

  • conoscenza dei processi tramite i quali si gestisce il CdS;
  • conoscenza del processo di autovalutazione e del Modello di valutazione;
  • riconosciuta autorevolezza almeno nel contesto del CdS.

La valutazione esterna è invece la valutazione del CdS condotta da un Gruppo di valutazione, ovvero da più esperti o “pari” (“peer review”), esterni al CdS da valutare.

La valutazione esterna - sottoponendo le scelte effettuate e i risultati ottenuti dal CdS, unitamente ai processi gestiti e alle azioni di miglioramento adottate, ad una azione di verifica indipendente e obiettiva di confronto con gli altri CdS e di visibilità e trasparenza dell’azione di “governance” - ha il duplice scopo di aiutare il CdS ad individuare e prendere coscienza dei propri punti di forza e aree da migliorare e di dar conto della qualità complessiva del CdS stesso.

Anche la valutazione esterna comporta la stesura di un rapporto, il Rapporto di valutazione, redatto dal Gruppo di valutazione, che deve riportare i risultati dell’analisi critica di quanto descritto ed evidenziato nel RAV e dei relativi riscontri effettuati nel corso della visita di valutazione, con riferimento agli elementi in cui si articolano le dimensioni considerate dal Modello.


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