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Dipartimento di Tossicologia
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via Porcell 4 - 09124 Cagliari Italia - Tel. 070-6758346 Fax 070-666062

Linee di ricerca:
STUDIO DELL’EFFETTO ANTITUMORALE DELL’ORMONE TIROIDEO NEI CONFRONTI DEL CARCINOMA EPATOCELLULARE Questo studio si propone di analizzare tramite la tecnologia dei microarray le modificazioni geniche responsabili dell’effetto inibitorio dell’ormone tiroideo nei confronti del carcinoma epatocellulare nel ratto. In particolare, alla luce della rapida regressione di noduli ed adenomi epatici osservata dopo trattamento con ormone tiroideo, verranno analizzate le modificazioni dell’espressione di geni responsabili del differenziamento cellulare ( Columbano-Ledda-Cossu) STUDIO DELL'EFFETTO MITOGENICO DEL T3 NEI CONFRONTI DI CARDIOMIOCITI ADULTI NEL CUORE DI RATTO Questo studio si propone di studiare i meccanismi molecolari responsabili del rientro in ciclo di cardiomiociti adulti, in vivo, dopo trattamento con T3. In particolare, verranno analizzati, mediante metodiche di Northern blot, Western blot ed immunoistochimica, le modificazioni riguardanti geni quali quelli codificanti le cicline, fondamentali per l’uscita dalla fase di quiescenza. Considerati gli effetti cardiotossici dell’ormone tiroideo verranno anche studiati gli effetti di agonisti selettivi del recettore 1, un recettore scarsamente rappresentato nel cuore di ratto( Columbano-Ledda-Deidda-Molotzu-Perra) STUDIO DELLA RISPOSTA PROLIFERATIVA EPATICA DURANTE L’INVECCHIAMENTO Questa linea di ricerca si propone di studiare se la ridotta rigenerazione epatica osservata dopo epatectomia parziale chirurgica in diverse specie di roditori anziani, sia dovuta ad un difetto intrinseco dell’epatocita “anziano”, o alla diminuzione di fattori di crescita e/o citochine circolanti e necessarie per la replicazione dell’epatocita. Gli esperimenti proposti si varranno dell’impiego di sostanze ad attività mitogenica diretta ed in grado di indurre proliferazione epatocitaria andando a legarsi direttamente a recettori nucleari dell’epatocita. Questi studi che verranno svolti sia nel ratto che nel topo, consentiranno di stabilire se l’epatocita “anziano” sia effettivamente non più in grado di rispondere adeguatamente a stimoli proliferativi, o se la ridotta risposta rigenerativa del fegato possa essere facilitata dall’uso di sostanze mitogeniche dirette, che potrebbero essere utilizzate a scopo terapeutico anche nell’uomo( Columbano-Ledda-Pibiri-Simbula) IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DI GENI RESPONSABILI DELLA PROLIFERAZIONE EPATICA. Questi studi sono volti ad identificare i geni realmente responsabili dell’uscita dalla fase di quiescenza degli epatociti. Le nostre ricerche impiegheranno la tecnologia dei microarray in ratti e topi soggetti a stimoli proliferativi di diversa natura. Il razionale è quello di esaminare, in seguito alla somministrazione di stimoli proliferativi di diversa natura, il pattern di geni comunemente up o down-regolati in maniera comune. L’identificazione di questi geni permetterà di discriminare quelli realmente coinvolti nella proliferazione cellulare da quelli modificati come conseguenza della natura dello stimolo proliferativo. L’identificazione di tali geni porterà successivamente alla preparazione di topi knockout o iperesprimenti quel particolare gene, allo scopo di studiare in modo diretto il suo ruolo nel processo di proliferazione, ed eventualmente in quelle patologie, quale quella tumorale, caratterizzate da un anormale proliferazione cellulare(Columbano-Ledda-Sulas) EFFETTO DI UN ANTIOSSIDANTE NATURALE, L’ACIDO LIPOICO, SULLA PROLIFERAZIONE CELLULARE E SULLE FASI PRECOCI DEL PROCESSO EPATOCANCEROGENETICO Il presente progetto è mirato allo studio dell’effetto di un antiossidante naturale, l’acido lipoico, sul processo di epatocancerogenesi, utilizzando diversi modelli sperimentali in vivo ed in vitro, al fine di valutare un suo eventuale ruolo protettivo nella genesi di tale processo tumorale. Basandoci sulle riconosciute proprietà antiossidanti dell’acido lipoico, osservate in modelli sperimentali in vivo, e sulla già nota relazione fra impiego di antiossidanti e protezione tumorale, c’é sembrato di notevole importanza intraprendere studi volti a determinare il comportamento dell’acido lipoico nei confronti dell’epatocancerogenesi, in vivo e in vitro; questo ci permetterebbe di disporre di un eventuale modello utile per analizzare in dettaglio i meccanismi molecolari alla base del duplice effetto anti- e proossidante dell’acido lipoico. In particolare, il nostro interesse si è focalizzato sull’analisi della eventuale modulazione esercitata dall’acido lipoico sulla cancerogenesi epatica, in quanto il carcinoma epatocellulare (HCC) occupa il quarto posto fra le cause di morte per tumore nel mondo. Essendo l'HCC caratterizzato da una prognosi infausta e non consentendo alcuna applicazione terapeutica, risulta di particolare importanza l'elaborazione di strategie di prevenzione basate sull'assunzione di sostanze in grado di inibire, o quanto meno rallentare, la crescita di cellule alterate da cancerogeni di varia natura (Simbula-Pibiri-Sanna) MECCANISMI MOLECOLARI DI DANNO POLMONARE Scopo della ricerca sara’ lo studio del meccanismi molecolari alla base dei processi di riparazione del danno polmonare. In particolare si studieranno i meccanismi patogenetici di alveolite e fibrosi polmonare. La fibrosi polmonare e’ il risultato finale di diverse patologie caratterizzate da un eccessivo accumulo di collageno e conseguente elevata mortalità per la scarse possibilità terapeutiche. I pazienti con fibrosi polmonare mostrano una situazione di prevalenza dello stato ossidativo e una diminuzione delle difese antiossidanti. Questo squilibrio sembra essere critico nella patogenesi del danno alveolare e conseguente deposito di matrice extracellualre. La ricerca si propone di verificare se danno cellulare e alterati meccanismi di riparazione delle cellule alveolari sono associati o indipendenti allo stato infiammatorio che si accompagna questa condizione. Dati recenti suggeriscono che l’emeossigenasi può avere un ruolo nel controllo del danno polmonare da ossidanti e nel controllo del processo infiammatorio e nell’accumulo di collagene. Lo scopo di tale studio è mirato al miglioramento delle conoscenze relative ai meccanismi di regolazione della matrice extracellulare a livello polmonare e in particolare il possibile ruolo dell’emeossigenasi. Questo studio permetterà di verificare nuove strategie terapeutiche, finalizzate alla riduzione dell’accumulo di collagene e ad una più veloce riparazione del danno alveolare e l’individuazione di markers di fibrosi polmonare. Al tal fine si fara’ uso di modelli sperimentali animali di danno e fibrosi polmonare (Bleomicina e fMLP) su animali normali e KO e di materiale ( BAL e sangue periferico) proveniente da pazienti affetti da queste patologie. Una condizione di stress ossidativo può partecipare all’evoluzione del quadro clinico di pazienti in terapia intensiva per sepsi o gravi traumi che spesso sviluppano ARDS e danno acuto polmonare. Nonostante l’intensa ricerca volta a caratterizzarne la patogenesi, i precisi meccanismi responsabili di queste condizioni rimangono oscuri. Scopo dello studio sara’ l’identificazione di quali mediatori sono rilasciati e che funzione hanno in corso di ARDS o danno acuto polmonare. Inoltre, si valutera’ quali markers di danno polmonare acuto correlano con la prognosi e la severità del danno a carico degli alveoli. Lo definizione di markers piu’ attendibili faciliterebbe la comprensione della patogenesi di queste gravi condizioni e aumenterebbe la possibilità di sviluppare nuovi e migliori trattamenti (Atzori) VALUTAZIONE DELLO STRESS OSSIDATIVO NEL SANGUE DI PAZIENTI PRIMA E DOPO ANESTESIA. Alcuni anestetici endovenosi, se usati ad alti dosaggi hanno mostrato indurre acidosi metabolica,iperkalemia o rabdomiolisi. Tra essi, il Propofol è stato implicato nell’insorgenza di insufficienza cardiaca e danni cerebrali, quando somministrato ad alto dosaggio.Lo studio si propone di valutare se vi è stress ossidativo nei soggetti trattati con Propofol e se vi è correlazione con l’acidosi metabolica osservata (Dore)



Personale:
Atzori Luigi
Atzori Luigi
Columbano Amedeo
Dore Maria
Ledda Giovanna Maria
Locci Francesca
Muntoni Sandro
Pibiri Monica
Simbula Gabriella


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